L'Orso grigio
non va mai in letargo
RONZONE
C'è una casa al
limitare del bosco, con un bel
camino accesso nei giorni più
freddi e con delle sorridenti
bamboline di porcellana negli angoli della sala. Non farete fatica a salire fino quasi al
passo della Mendola, dove il
Trentino si appresta a cedere
il passo all'Alto Adige: vale la
pena inanellare una serie di
tornanti per sedere alla tavola dell'Orso Grigio di Ronzone. Da qualche tempo c' è stato
il cambio di generazione: la
famiglia Bertol possiede da
anni questo esercizio ed i genitori, hanno lasciato il timone del locale completamente
sulle spalle, solide, dei due figli. Due gemelli che hanno in
comune, oltre alla somiglianza, l'amore per il mangiare bene e per il bere in proporzione. Accomodatevi dunque in
questa bomboniera di montagna dove la sala è affidata a
Renzo, mentre dei fornelli si
occupa Cristian e lasciatevi
consigliare. Nonostante la giovane età,
infatti, la coppia di fratelli
Bertol può vantare diversi
stage all'estero: cantine e cucine francesi, ma anche di oltreoceano, hanno sostituito
per i due fratelli le normali
vacanze all'insegna del mare
e del pattino. Le soddisfazioni, assicurano, non mancano:
da tre anni anni sono a pieno
titolo nel ristrettissimo club
dei"Giovani ristoratori d'Europa". Sedetevi, sgranocchiate un pre antipasto, magari
un profumato involtino alle
verdure e date un'occhiata ad
un menù che non dimentica
di trovarsi nel cuore delle Alpi ma che spazia volentieri su
sentieri della creatività E se
il menù della Tradizione: prevede un tortello di patate con
cappella di porcino dorata al
forno, per proseguire con dei
canederli alla trentina in brodo vegetale. Al momento della carne vi sarà servito un filetto di maialino in crosta di
pane al timo con involtino di
radicchio e pancetta. Il dolce
fedele alla tradizione? Una
crostatina di mela Melinda e
aromi in salsa caramello, per
chiudere con della piccola pasticceria. Ma lo chef non ha
girato il mondo per nulla e dà
spazio anche alla sua, vasta
creatività, con il menù degustazione. Eccolo: insalata di finocchi e
calamari al cerfoglio
su crema soffice di patate, tortino di asparagi su salsa al
gorgonzola, ravioli di pasta
fresca ripieni di faraona con
perle di verdure e tartufo nero di Norcia. E poi lombatina
di vitello da latte al limone
con cannelloni alle bietole. Il
dessert un classico ad alta
concentrazione di piacevolezza: il soufflé al cioccolato nero al cuore tenero su crema
di zabaione ai Porto. Si tratta di menù che vengono serviti quando scelti da
tutti gli ospiti dello stesso tavolo: condizione che permette di contenere l'offerta a 46
euro per persona. Lo stesso
menù ricorda infatti, particolare non trascurabile, che"la
cottura dei cibi fatta da noi al
momento ci richiede tempi di
attesa più elevati". Per chi
non vuole rimanere imbrigliato in proposte pre ordinate la
carta primaverile dell'Orso
Girgio prevede anche una terrina di testina tiepida di vitello su verdurine e cipolla rossa di Tropea o della misticanza con veli di fegato grasso
d'oca all'aceto balsamico e
miele d'alta montagna. Nuovi
e molto allettanti i ravioli di
faraona con perle di verdure
e tartufo nero e sfiziosa pure
la vellutata di ceci e code di
gamberi rosse con olio lucano. Altre idee? Magari per evitare la classica carne? Asparagi gratinati al lardo e gramolata di uova sode ed erbette, o un filetto di branzino su
letto di patate in crosta di farina di mais alle erbe. Due dolci ancora: crema bruciata in
crosta di zucceri e calice di
bavarese al caffè. Il ristorante Orso Grigio è in via Regole
10, chiude il martedì, (ferie
tra gennaio e febbraio) mai in
estate e ha come numero di telefono lo 0463/880625. (g.t.) Ronzone.
LA RICETTINA
CONSIGLIATA
Sella di cerbiatto
cotta nel fieno d'alta montagna
in salsa di mirtillo rosso con polenta di Storo: 800 gr. di sella di
cervo 200 gr. Di fieno d'alta montagna Un misto di sale grosso,
pepe nero in grani, ginepro timo, alloro il tutto pestato in un
mortaio 0 gr. In confettura di
mirtillo rosso Olio per rosolare
un noce di burro. Cipolla carote
e sedano per il fondo del cerbiatto: Disossare e snervare la spalla del cervo, spezzettare le ossa e
gli scarti del suddetto in un rondò, farla rosolare aggiungendo
le verdure affettate e continuare
per cinque minuti poi bagnare
con un litro d'acqua. Fare bollire per un'ora scolare il tutto e fare ridurre il fondo
a circa ¼. Legare con uno spago la sella passandola e arrotolandola negli aromi, farla rosolare ed insaporire velocemente
e con un goccio d'olio in un tegame. Togliere. Il fieno possibilmente maggengo va messo su
un foglio di carta da forno, la
sella adagiata sopra e coperta il
cartoccio va chiuso e sigillato.
Pre riscaldare il forno 180º gradi
infornare per 15 minuti nel frattempo nel tegame dove è stato rosolato aggiungere il fondo del
cervo far bollire e filtrare.