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N I O W E B P A G E |
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Certo vi capiterà di rado di recarvi in alta Val Badia solo per una breve escursione gastronomica, mentre è molto più probabile che vi ci troviate in vacanza e se non siete della regione. Sarà per questo che proprio in dette lande un po' sperdute, scelte quali isole dal turismo più prodigo che si sia sviluppato quello che oramai passa per il triangolo d'oro della gastronomia altoatesina, che con la gastronomia della provincia a dire il vero ha poco a che fare, ma che segue più direttamente i movimenti e le mode internazionali. St Hubertus, La Siriola e La Perla sono le cuspidi di questo triangolo, che comprende altri locali di qualità tra cui possiamo citare tranquillamente anche la Stria e quello che veniamo qui a raccontarvi quale specialissimo ritrovo degli manti delle enoteche e più in particolare della cosiddetta enotavola. Nata a fianco del più celebre ristorante la Siriola, l'enoteca connessa, il Siriola Caffè si propone viene gestito da uno dei fratelli Wieser, Roberto, ed offre una eccellente opportunità di apprezzare e conoscere un notevolissimo numero di etichette di vini, quasi 1400, da abbinare a piatti informali ma di indubbio spessore. Roberto è un po' un luminare della buona tavola e del buon bere e associa a queste conoscenze una grande curiosità per tutto ciò che con il modo della tavola è collegato. Al suo bancone, o seduti in uno degli eleganti separé potrete quindi gustare una lussuriosa variazione di prosciutto Patanegra crudo e cotto, grissini di profumata fragranza e u8n bel bicchiere di pinot nero Gottardi 1999che vi stupirà per la sua freschezza e i profumi intensi e nobili. Dalla carta del menù che varia giornalmente potrete scegliere sei o sette piatti caldi in parte improntati alla tradizione di montagna, ma più leggeri nella tecnica di esecuzione e un po' pescati nelle cucina internazionale. Gustatevi quindi con gioia la corroborante calda e profumata zuppa d'orzo con Turtres i tortelli fritti della Val Badia, o una toscana zuppa di legumi con ceci, lenticchie, fagioli e farro con strisce di pancetta croccante, che dopo una faticosa escursione in montagna, o una discesa sulle piste da sci è veramente un toccasana. Potreste poi variare con un piatto di mare come gli spaghettini con bottarga, buonissima e tonno fresco, ma anche dedicarvi alle pappardelle con dadolata di selvaggina cacciata in loco. Buoni anche il raviolo aperto con fonduta di taleggio e porcini, e gli spaghettoni con pomodoro fresco mozzarella di bufala e basilico fresco, in cui si riconosce la sostanza speciale di una pasta acquistata da uno dei più famosi pastai artigianali di Napoli. Per chiudere ci si può anche scegliere una strepitosa selezione di formaggi che può arrivare anche a 20 varietà e alcuni dessert, come il tortino caldo di ricotta o al cioccolato bene eseguiti. Il tutto, a sette, dieci euro per piatto, naturalmente non contando i vini. Ma che per queste latitudini rappresenta una ottima alternativa alla solita pizza. Come detto si sceglie da una carta dei vini monumentale, ma le sorprese fino alle migliori selezioni di caffè del Sudamerica non mancano e vengono proposte con grande professionalità e conoscenza. Grandi distillati poi si possono abbinare, in una stanzetta appartata a un'ottima selezione di sigari. Siriola caffè, Hotel Ciasa Salares in Pre de Vi 31, San Cassiano (0471.849445)Angelo Carrillo San Cassiano. Roberto Wieser propone qui un piatto di stagione semplice ma buonissimo che si può preparare facilmente anche in casa e che assicura sempre un bell'effetto. Tagliatelline al porcino fresco Per prepararlo occorrono in primo luogo delle tagliatelline all'uovo fresche, anche se il massimo risultato lo otterreste con dei tajarin piemontesi. Occorrono poi quattro o cinque porcini di piccole dimensioni molto freschi. Questi li taglierete a fettine sottili e li metterete a trifolare molto velocemente con dell'olio extravergine di oliva leggero e fruttato, uno o due spicchi d'aglio e un leggero battuto di prezzemolo. Quando il porcino avrà cominciato a rilasciare la sua acqua e ad assumere la sua succulenta consistenza gelatinosa, insaporitelo con un po' di sale e pepe e preparatevi a immergere la pasta fresca nell'acqua che sobbolle. Scolate la pasta molto al dente e aggiungetela ancora grondate di acqua nella padella con i porcini e ripassatele almeno un minuto. Aggiungete qualche fettina di porcino crudo e servite caldissimo.
che le grandi società fanno di prodotti
selezionati (per molti motivi, alcuni di stretto carattere igienico
sanitario) fa si che tutti siano così costretti a mangiare solo alimenti
prodotti in un dato modo e con solo alcuni ingredienti. Sembriamo destinati,
in breve tempo all'uniformità dei gusti: in tutto il mondo mangeremo tutti
le stesse cose. Ma intanto noi, in barba a tutto questo, continuiamo a
volerci bene, e a gustare, nelle poche malghe dove ancora si può produrre il
formaggio, questo tipo fresco, che è davvero una squisita bontà. Sperando
che i nostri nipoti riescano ad imparare che ad esempio le uova e il latte
non nascono direttamente nei cartoni del supermercato, e che qualcuno
insegni loro il grande gusto della diversità tra i sapori.
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